Wednesday 19 August 2015

Verso la foresta via Manaus

13 agosto: e qui viene la parte piu' avventurosa del viaggio. Amazzonia arriviamo! Sveglia prestissimo abbiamo il volo alle 5:40 per Saõ Paulo e subito dopo quello per Manaus dove atterriamo verso mezzogiorno. Certo la vista di una decina di aerei incendiati sulla pista di atterraggio non ci fa stare proprio serene ma vabbe'.... soprassediamo.


Per arrivare a Silves (nostra destinazione in Amazzonia) dobbiamo prendere un autobus di linea che parte alle 18:00 quindi abbiamo tempo di visitare Manaus. Il punto principale di interesse e' il Teatro de Amazonas, costruito nell'epoca del boom della gomma con il contributo di progettisti e decoratori europei in una mescolanza di stili e materiali. 



La platea e' circondata da colonne in memoria dei piu' famosi musicisti (Verdi, Vivaldi, Mozart...) e sovrastata da una cupola raffigurante la base della torre Eiffel.




In questo teatro si svolgono alcune tra le piu' importanti manifestazioni e festival musicali della regione. Ci hanno persino tenuto un concerto i Whitestripes! Pavarotti sostenava, a detta della nostra guida, che fosse il secondo teatro al mondo dopo la Scala per l'acustica.
Finita la parte culturale andiamo a zonzo per le viette intorno al teatro e ci intratteniamo nella piazza luogo di incontro dei giovani della citta', riuniti in capannelli per due chiacchiere o una strimpellata di chitarra. 


In un improbabile cinema all'aperto facciamo amicizia con Bryan, curioso ragazzino del posto con papa' del New Jersey.
A bordo di un taxi con un guidatore scanzonato con un ugola di tutto rispetto raggiungiamo la Rodoviaria, stazione degli autobus. Afflitte dal caldo e dall'attesa finiamo per sederci ad un chioschetto a bere qualcosa e mangiarci due salsicce ad un tiro di schioppo dalla tangenziale. 



Il tragitto in autobus verso Silves dura 5 ore: arrivo previsto alle 23. Cadiamo in un sonno profondo e sereno finche', trascorse le 5 ore suddette , non solo non siamo ancora arrivate ma: 
1. e' buio pesto e fuori non ci sono ne' luci ne' case
2. non abbiamo ben capito a che fermata dobbiamo scendere
3. nessuno degli altri 4 o 5 passeggeri sul bus capisce le nostre richieste di aiuto
4. si sentono dei forti rumori all'esterno (piove? rami che sbattono contro il bus?)
5. si fanno strada dentro di noi le domande piu' inquietanti: come pensiamo di poter prendere una barca nel cuore della notte per arrivare sull'isola? possiamo convincere il 'motorista' a farci dormire sul bus? il cellulare non prende....che animali ci saranno in giro?
quando ormai la tensione e' al culmine e le riflessioni sulla nostra beata incoscienza si fanno piu' concrete, ecco che dalla scaletta del bus fa capolino Sigi, novello principe azzurro delle Amazzoni e indiscusso nostro eroe! e' la nostra guida mandata dalla pousada a recuperarci. La notte e' salva!

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